IT sta per Information Technology, ovvero Tecnologie dell’Informazione, e si riferisce, principalmente, alle infrastrutture informatiche (hardware e software) che troviamo all’interno delle aziende: computer, server, mainframe, reti pubbliche e private, ma anche datacenter, router, smartphone, tablet, GPS, ecc

Lavorare nel settore IT  significa oggi far parte di un settore fortemente in crescita e richiesto dalle aziende.

 

Le professioni dell’ IT

Chi lavora nell’IT ricopre i ruoli di amministratore di rete, informatico, analista di sistemi, programmatore e tecnico di PC.

Sono persone che si occupano di applicativi informatici, user experience (UX) e pagine Web, ma anche di supporto tecnico, sicurezza, gestione, recupero e salvataggio dei dati (backup e data recovery).

 

Lavorare nel settore IT: quali aziende assumono?

In primis multinazionali specializzate in servizi informatici, software e hardware, secondariamente piccole e medie società che si occupano di app, cloud computing, networking, eCommerce e advertising. Ovviamente, è possibile trovare lavoro anche presso realtà più “tradizionali”, magari come consulente informatico o IT Project Manager.
D’altronde, ad oggi l’informatica è ovunque: nel marketing, nella logistica, nella ricerca, nella progettazione, nella produzione, nella finanza, ecc.

 

Che competenze servono per lavorare nel settore IT?

Il rovescio della medaglia è che nel settore IT le competenze acquisite diventano presto obsolete.
Essendo un settore in continua crescita e mutamento, occorre aggiornarsi di continuo.
Sicuramente, gli esperti di domotica, wearable device, Internet of Things (IoT), Virtual Realty (VR) e Intelligenza Artificiale (IA) avranno una marcia in più.
Tuttavia, esistono alcune competenze trasversali che ogni lavoratore del settore IT dovrebbe avere.

Vediamo quali:

  1. LINGUAGGI DI PROGRAMMAZIONE: Conoscere i linguaggi di programmazione è un prerequisito indispensabile per barcamenarsi fra i vari software. Oggigiorno ne esistono molteplici: Java, C#, C++, .NET, JavaScript, Python, COBOL, PHP, Ruby, ecc.
    Utile è anche la conoscenza dei linguaggi di markup e di scripting, oltre che dei Database Management System (DBMS), ovvero dei sistemi di gestione dei dati.

 

  1. TROUBLESHOOTING: Nel settore IT il troubleshooting altro non è che la capacità di risolvere i problemi e i malfunzionamenti dei sistemi informatici. Più specificamente, si tratta del processo di ricerca delle cause di un problema, tramite strumenti di analisi e di diagnostica.
    La stessa attività riferita ai software prende il nome di debug.

 

  1. UPDATE PROPENSITY: L’update propensity è la propensione all’aggiornamento; con questo termine s’intende la capacità di acquisire velocemente nuove skill per rimanere competitivi e professionali nel mercato del lavoro.

 

Lavorare nel settore IT: retribuzione media dei professionisti IT

Secondo i più recenti studi di retribuzione, lo stipendio medio di un professionista dell’IT può variare molto in base alla mansione ricoperta.

  • Responsabile IT
    27.000 € annui, circa 14 € l’ora. È spesso un laureato in materie scientifiche e ha maturato una buona esperienza tecnica come amministratore di sistemi; prende decisioni per ottimizzare il tempo e le risorse.

 

  • Web Developer
    33.000 € annui, circa 17€ l’ora. È il programmatore di siti Web e applicazioni; conosce i linguaggi di programmazione e si occupa della loro progettazione e gestione.

 

  • Network Engineer
    37.000 € annui, circa 19 € l’ora. È colui che crea e gestisce le reti LAN, WLAN, Internet e Intranet dell’azienda.

 

  • Operatore di call center
    22.000 € annui, circa 11 € l’ora. Offre servizio di help desk ai clienti. A volte non è proprio il lavoro che ci si aspetta, ma può essere un ottimo trampolino di lancio.

 

  • Web Marketing Manager
    Da 40.000 € a 70.000 € l’anno. Cura le strategie di digital marketing, declinate in chiave desktop e mobile, dell’azienda.

 

  • SEO/SEM Manager
    Da 40.000 € a 70.000 € l’anno. Si occupa di migliorare sia il traffico organico che a pagamento di un sito Internet sui motori di ricerca.

 

  • Community Manager
    Da 40.000 € a 70.000 € l’anno. È il responsabile dell’immagine aziendale, cura il brand e i rapporti con i clienti tramite i Social Network Site (SNS).

 

  • ECommerce Manager
    Da 40.000 € a 70.000 € l’anno. Gestisce il canale di vendita online dell’azienda.

 

  • Publisher Manager
    Da 40.000 € a 70.000 € l’anno. È colui che raccoglie la pubblicità e media gli accordi commerciali tra editore e advertiser.

 

  • Database Administrator
    30.000 € annui, circa 16 € l’ora. Fondamentalmente è un tecnico, si occupa delle installazioni hardware e software e della sicurezza dei dati.

 

Non perderti i nostri aggiornamenti, iscriviti alla nostra newsletter!